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about
Un brano questo di Marco Calabrese, che affronta una delle più grandi piaghe della società attuale: la violenza sulle donne. Un Ballad dalle parole forti, pesanti come macigni che scuotono la coscienza di ognuno di noi.
Il cantautore scrive di Ale che ripensa ai brevi momenti di serenità trascorsi con la sua amica Sara.
Sara è una delle tante, tantissime donne bloccate in un rapporto violento col partner, una relazione che logorandola giorno dopo giorno, gesto dopo gesto, parola dopo parola la porta, disperata, all’idea di mettere in atto quel folle gesto più volte sognato e vissuto come unica via di fuga dalla sua prigione.
Ale confessa il suo forte ed incalzante senso di colpa per non esser riuscito ad aiutarla e allontanarla da quel triste destino.
“Il 25 Novembre si celebra la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne”, racconta il cantautore Marco Calabrese, “ho deciso di pubblicare Il Peso della Follia il giorno successivo a questa ricorrenza per rimarcare l’importanza di continuare ogni giorno a parlare di questo problema, non limitandoci a gesti simbolici e proclami che iniziano e finiscono nella giornata del 25 Novembre”. E poi aggiunge: “dobbiamo sensibilizzare quotidianamente tutti sul tema ma soprattutto dobbiamo trovare la forza di fare, di agire subito in aiuto a chi è vittima di violenza e non, come invece succede ad Ale, vivere di rimorsi e di rimpianti dopo”.
“Per sottolineare il messaggio lanciato in Il Peso della Follia”, conclude Marco Calabrese, “ho deciso di coinvolgere nella realizzazione del Video Ufficiale la bravissima Susy Sand Artist che attraverso i suoi quadri di sabbia ha saputo dare peso alle parole che ho scritto”.
lyrics
Hai stirato la camicia, cazzo sbrigati!!
Ma la cena non è pronta! Donna corri!!
Quante volte ti diceva così quello stronzo che viveva qui.
Se potessi tornare indietro a lunedì
A quell’ultima birra tra risate e forbici..
Io non ti chiederei come stai, come stai?
E non ripeterei: non fa niente! Oramai..
Starei seduto qui a consolarti.
É anche colpa mia se tu sei andata via,
Alcune volte è troppo il peso della follia.
Sara mi manchi già
Vorrei tu fossi qua.
Sono l'uomo, tu la donna: non c'è parità!
Devi fare ciò che dico senza dire A.
Ma stavolta non è andata così
Un passo e sei volata via da qui.
Se potessi tornare indietro a lunedì
A quell’ultima birra tra risate e forbici..
Io non ti chiederei come stai, come stai?
E non ripeterei: non fa niente! Oramai..
Starei seduto qui a consolarti.
É anche colpa mia se tu sei andata via,
Alcune volte è troppo il peso della follia.
Sara mi manchi già
Vorrei tu fossi qua.
Oggi è bello, il sole splende: niente nuvole.
C'è nell'aria la tua voce la tua libertà.
Cantautore. La musica lo accompagna nella vita fino a quando la stessa lo porta altrove. Così la scrittura e le esibizioni
vengono posti in cassaforte per un po’ Ma dentro quel sentimento è sempre vivo e torna fuori quando scorge la sua stessa passione nella figlia: è lei che lo riporta in musica. Ricomincia a scrivere in un turbinio di emozioni e di gioia ritrovatea di raccontarsi e raccontare....more
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